L'ultima versione stabile di Hydrogen e' disponibile all'indirizzo http://hydrogen.sourceforge.net
E' possibile scaricare i sorgenti direttamente da CVS con:
bash$ cvs -z3 -d:pserver:anonymous@cvs.hydrogen.sourceforge.net:/cvsroot/hydrogen co libhydrogen
bash$ cvs -z3 -d:pserver:anonymous@cvs.hydrogen.sourceforge.net:/cvsroot/hydrogen co hydrogen
Dopo aver scaricato e decompresso gli archivi tar.gz e' semplicemente necessario eseguire:
bash$ cd libhydrogen-* bash$ ./configure bash$ make bash$ su -c "make install"
bash$ cd hydrogen-* bash$ ./configure bash$ make bash$ su -c "make install"
Prima di procedere alla compilazione, controllare eventuali opzioni aggiuntive con:
bash$ ./configure --help
E' molto importante scegliere il driver audio giusto per il nostro sistema, in base al driver scelto le prestazioni e le possibilita' di Hydrogen possono cambiare drasticamente. Sono disponibili 2 driver audio: Oss Audio Driver e Jack Audio Driver.
Il driver Oss utilizza il device /dev/dsp ed e' basato sull'interfaccia OSS che e' supportata dalla maggior parte delle schede audio disponibili per linux. Purtroppo l'uso di questo driver blocca il device /dev/dsp fino alla chiusura del programma stesso, rendendo impossibile l'utilizzo del device ad altri programmi audio.
Il driver Jack necessita del server audio Jack (Jack Audio Connection Kit), un server audio professionale col quale e' possibile raggiungere bassissime latenze e l'interoperabilta' con altri software audio.
Il frame "Song Editor" riassume la canzone che stiamo creando. Consta di 5 pulsanti:
Crea un nuovo pattern (chiede di specificare il nome)
Sposta il pattern selezionato in basso
Sposta il pattern selezionato in alto
Richiama il menu per modificare alcune informazioni sulla canzone (nome, autore e commenti), per
eliminare la sequenza dei pattern o per eliminare tutti i pattern creati.
Ripete tutta la canzone.
Sotto questi pulsanti ci sono i pattern creati e l'indicazione di quando vengono eseguiti. Cliccare sulle caselle per immettere o toglierne l'esecuzione (contrassegnata da un 'X'). Cliccando col tasto destro del mouse su un pattern si attiva un menu da cui cambiare nome del pattern, copiarlo o cancellarlo.
Cliccando col tasto destro del mouse sul nome del pattern nella finestra Song Editor e scegliendo "Pattern Properties" si modifica il nome del pattern. Non si possono creare due pattern di nome identico.
La finestra "Pattern Editor" ci permette di creare o modificare il pattern
in esecuzione, aggiungere o togliere note e regolarne l'intensita'. La combobox "Grid resolution" permette di modificare la risoluzione agevolando l'immissione di nuove note: e' possibile settare la griglia per 4, 8, 16, 32 o 64 colpi per battuta e i rispettivi ritmi di terzine indicati con 4T, 8T, 16T, 32T, 64T. Si puo' anche selezionare il numero di battute effettivamente suonate tramite il menu sulla destra (da 1 a 8). Selezionando uno strumento che abbia almeno una nota sullo schermo fara' apparire in basso delle barre verticali da cui regolare quanto 'piano' o 'forte' battere quel colpo. Il pulsante
(hear new notes) serve per ascoltare i suoni man mano che
vengono immessi.
La finestra Mixer ci permette di regolare il volume globale o di ogni singolo strumento
presente nel drumkit in uso. Visualizza informazioni come il picco corrente
e massimo, permette la regolazione degli attributi degli strumenti come il pan e il volume
, esecuzione del singolo strumento
, mute
, caricare un campione WAV/AI/AIFF per uno strumento
oppure di suonare il singolo strumento
.
Effettuando un doppio click sul nome dello strumento che appare sul Mixer viene aperta la finestra di dialogo relativa alle proprieta' di uno strumento. Cliccare sui pulsanti MIX/FX per modificare gli effeti.
Dai menu si segnala: File-->'Save as' per salvare la canzone correntemente aperta in formato .h2song, File-->Export per esportarla in WAV, File--> Preferences, Window--> Audio Engine Info, Window--> Drumkit manager.
Da questa schermata, si puo' modificare il driver audio (OSS o Jack) con relativo buffer e sampling e l'attivazione o meno del metronomo con regolazione del volume e altre particolari caratteristiche di Hydrogen come l'attivazione dello "slave mode" usandolo insieme a un altro programma come 'master', oppure la funzione "Enable Track Outputs" utile se si vuole aggiungere effetti a un singolo strumento con jack-rack, per esempio. Tenere d'occhio anche il valore di "Max Notes" poiche' a seconda della CPU di cui si dispone ci potrebbe essere bisogno di cambiare il valore per evitare che Hydrogen vada in xrun.
Cliccando sulla linguetta Midi System si accede al menu per attivare un determinato device MIDI con uno specifico canale oppure tutti.
Cliccando sulla linguetta Appearance si puo' regolare la dimensione del font, la tipologia dei frame (Child frame o Top Level) e la velocita' di caduta dei picchi (peak falloff) nel Mixer.
Questa schermata permette di visualizzare informazioni sullo stato del programma, del driver audio e driver midi. Il buffer e il sampling del driver audio Jack sono modificabili con gli appositi parametri al momento di lanciare il server da shell.
Da qui invece si accede alle opzioni che riguardano i drumkit, cioe' gruppi di suoni (wav) da associare a ciascuna traccia disponibile per ottenere un "groove" piu' omogeneo a seconda della circostanza (Disco music, rock, ecc. ecc.). Per avere un'idea della resa ottimale dei drumkit si consiglia di caricarli e poi suonare il file .h2song generalmente abbinato.
La prima schermata permette di caricare/cancellare il drumkit selezionato, seguito da una breve descrizione.
La seconda schermata consente di salvare una descrizione per il drumkit corrente.
Da qui invece di puo' importare un drumkit (con estensione .h2drumkit) ...
... e di esportarlo.
Per poter interagire velocemente con Hydrogen durante una sessione di prove, sono disponibili alcuni utili tasti funzione:
[CTRL + O] = Apre un file
[CTRL + S] = Salva un file
[Keypad +] = Aumenta la velocita' di esecuzione di 1 bpm
[Keypad -] = Diminuisce la velocita' di esecuzione di 1 bpm
[Spacebar] = Comincia/ferma l'esecuzione del pattern correntemente aperto
[Backspace] = Comincia l'esecuzione del pattern correntemente aperto
Per il momento queste scorciatoie non sono ridefinibili.
Hydrogen ha 2 modalita' principali di funzionamento: la modalita' "pattern" (selezionabile
cliccando su
) e la modalita' "Song" (selezionabile cliccando su
). Quando la modalita' e' impostata su "pattern" si ha la possibilita' di creare e modificare un pattern finche' non soddisfa le nostre esigenze; il pattern viene eseguito ininterrottamente finche' non si preme stop oppure si seleziona un altro pattern. La modalita' "song" e' dedicata invece alla messa in sequenza dei vari pattern, in modo da creare una struttura per la canzone.
Partiremo da una canzone vuota con un pattern vuoto creato di default dal programma; assicuriamoci che la modalita' di esecuzione sia impostata su "pattern". E' possibile modificare il nome del pattern.
Clicchiamo su
e mentre il nuovo pattern sara' in esecuzione aggiungiamo le note nella griglia.
Le note vengono inserite e cancellate dalla griglia semplicemente cliccando col tasto sinistro del mouse (premere
per fermare la riproduzione). Per creare nuovi pattern e' sufficiente cliccare su
e procedere come prima per inserire le note nei nuovi pattern, assicurandosi di selezionare il pattern giusto prima di inserire le note! Notare anche che se per esempio si riempie un pattern di sedicesimi e poi si imposta una risoluzione minore, le note "fuori scala" non possono essere cancellate.
Una volta creati i pattern, per moltiplicarli/cancellarli e posizionarli correttamente
nella struttura della canzone e' sufficiente utilizzare - nel frame Song Editor - i pulsanti
,
e il comando "Copy" o "Delete" facendo click di destro sul nome del pattern selezionato.
Ovviamente in qualsiasi momento e' possibile aprire ed utilizzare la finestra del mixer, sia durante la fase di creazione dei pattern, sia durante l'esecuzione delle sequenze.
Il Mixer e' composto da 16 linee indipendenti, ognuna corrispondente ad un diverso strumento, piu' la linea del "Master Output" che serve a regolare il volume dell'uscita principale. Ogni linea contiene 4 pulsanti (
), regolazione del delay e del pan (
), un indicatore del picco massimo raggiunto, il fader dei volume e il nome della traccia. Premendo il pulsante
e' possibile ascoltare esclusivamente lo strumento selezionato poiche' gli altri
vengono automaticamente esclusi dalla riproduzione. Il pulsante "Mute"
, semplicemente rende "muto" lo strumento selezionato eliminandolo quindi dal mix
finale. L'indicatore del picco massimo visualizza il massimo volume raggiunto dallo strumento; il picco deve essere all'interno dell'intervallo tra 0.0 e 1.0, superare il valore di 1.0 significa che lo strumento andra' in "distorsione" (specialmente usando i driver OSS) generando un rumore simile a una "pernacchia": meglio abbassare il volume in questi casi! ;)
Infine e' presente il fader del volume, con il quale regoliamo il volume del singolo strumento e vediamo graficamente il picco raggiunto grazie al vu-meter posto dietro alla manopola.