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8. Configurazione del Linux Redhat

Il DC richiede di montare /tftpboot/<indirizzo IP del DC> (nella 2.1 e precedenti: /tftpboot/<nome del DC in bootptab>) come sua '/' tramite NFS dal server. Bisogna esportarlo dal server (rw, no_root_squash) perché il DC ci vuole scrivere (file di log, ecc).

La directory di root / deve contenere /sbin, /lib, /etc, /var, /tmp, /root, /dev e /proc.

/sbin, /bin e /lib possono essere una copia di un sistema Linux Redhat esistente. Possono essere condivise tra tutti i DC. Ma solo link fisici. A proposito, non si facciano link agli originali sul server.

/etc, /var e /dev devono essere copie non condivisibili. Si aggiustino ad hoc /etc/sysconfig/network, /etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-eth0, /etc/fstab, /etc/conf.modules e altri. Disabilitare tutti i servizi di rete che non servono. Togliere da /var tutta la roba di cui non si ha bisogno, ad es. i db RPM e i file lpd.

/root e /proc dovrebbero semplicemente esistere. /tmp dovrebbe esistere ed essere mode 1777.

Probabilmente si vorrà creare i mount point /usr e /home. /usr può essere montato ro (read only - a sola lettura).

Dovrebbero bastare circa 10 MB per DC più circa 15 MB per i file condivisi. A proposito: se i propri DC sono identici anche l'immagine del kernel può essere condivisa.

Ecco uno script illustrativo per creare il primo filesystem root:


#!/bin/sh
if [ $# != 1 ]
then
        echo Usage: $0 client-IP-addr
        exit 1
fi

cd /

umask 022

mkdir -p /tftpboot/$1

# facciamo così
for d in home mnt proc tmp usr
do
        mkdir /tftpboot/$1/$d
        done

        chmod 1777 /tftpboot/$1/tmp

        touch /tftpboot/$1/fastboot
        chattr +i /tftpboot/$1/fastboot

        # copiamo questi
        cp -a bin lib sbin dev etc root var /tftpboot/$1

cat <<EOF
Ora, in /tftpboot/$1/etc, editare

                sysconfig/network
                sysconfig/network-scripts/ifcfg-eth0
                fstab
                conf.modules

e configurare

                rc.d/rc3.d
EOF

Ecco uno script illustrativo per duplicare il filesystem root:


#!/bin/sh
if [ $# != 2 ]
then
        echo Usage: $0 olddir newdir
        exit 1
fi

cd /tftpboot

if [ ! -d $1 ]
then
        echo $1 is not a directory
        exit 1
fi

umask 022

mkdir -p $2

# facciamo così
for d in home mnt proc tmp usr
do
        mkdir $2/$d
done

chmod 1777 $2/tmp

touch $2/fastboot
chattr +i $2/fastboot

# linkiamo questi
for d in bin lib sbin
do
        (cd $1; find $d -print | cpio -pl ../$2)
done

# copiamo questi
for d in dev etc root var
do
        cp -a $1/$d $2
done

cat <<EOF
Ora, in /tftpboot/$2/etc, editare

        sysconfig/network
        sysconfig/network-scripts/ifcfg-eth0
        fstab (forse)
        conf.modules (forse)

e configurare

        rc.d/rc3.d
EOF

8.1 X-terminal

Sul server, ci si assicuri che il DC corrisponda ad un'apposita voce in /etc/X11/xdm/Xaccess e si commenti il :0 in /etc/X11/xdm/Xservers. Poi ci si assicuri che xdm venga eseguito dagli script di init.

Sul client, eseguire X -query server

Si otterrà la finestra di login di xdm, dopo di che tutti i propri client X gireranno sul server.

Riguardo l'uso di altre applicazioni, si potrebbe usare la tecnica diskless per router netboot, server di stampa (ma non devono essere server di stampa in spooling), applicazioni standalone, ecc.


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